All’interno delle varie tecnologie informatiche, alcune cose vanno e vengono. Ad esempio delle funzioni possono essere rimosse perché non più compatibili con le necessità d’oggi, in altri casi questa decisione viene presa per risparmiare sui costi o per permettere all’utente di accedere ad una migliore protezione per i propri dati. In questo caso, parliamo dell’Hyper threading, e di come l’Intel ha reintrodotto questa funzione nei processori più recenti.
Proprio così: iniziamo col dire che questa funzione non è per nulla nuova. L’Hyperthreading, conosciuta anche come HT, è stata introdotta con la generazione Pentium 4 che montavano l’architettura Prescott. Questi processori, riconosciuti per essere comunque fra i più “incandescenti” in commercio, avevano accesso a questa allora rivoluzionaria funzione che permetteva di ottimizzarne i calcoli.
Cosa si intende per’Hyper threading
Il discorso dell’HT è semplice: un processore mette a disposizione un certo numero di Core e Threads. I Core, come ben si può immaginare, servono per completare i calcoli. I Threads bisogna invece immaginarli come una sorta di autostrada per ricevere e rilasciare le informazioni elaborate nel sistema. Come tale, un certo numero di Core devono avere accesso ad un certo numero di Threads. Grazie all’Hyper threading, si ha accesso ad un interscambio di dati più ottimizzato. In poche parole le informazioni che passano fra i vari Threads vengono lanciate per priorità: un Core si occupa magari di Gaming, mentre un altro mantiene in attività il browser o Word, per esempio. L’HT serve perciò per decidere subito e meglio quali sono le elaborazioni da effettuare.
Le funzioni
Questa funzione è rimasta nei processori Intel fino alle ultime generazioni di Core i3, i5 ed i7, nel quale si è deciso di rimuovere questa funzione per risparmiare sui costi. Si ha concluso che in fondo, a quel punto i processori erano abbastanza potenti da fare a meno dell’Hyperthreading. Questa funzione è stata inserita però nei processori i9, i quali erano più utilizzati per la produzione di video di grossa stazza e gaming molto intensi.
Adesso, ci si aspetta il suo ritorno. L’Intel l’ha presentata come una novità, ma come abbiamo appena detto si tratta in verità d’una tecnologia presente ormai da decenni. La sua inclusione non è però qualcosa da ignorare, tutt’altro: adesso che i processori d’ogni classe possono cominciare ad usare l’Hyperthreading, si può cominciare ad usare operazioni di più alto grado senza aver timore che qualche processo prenderà troppa potenza di calcolo per qualche altro scopo. Alla fin dei conti, ciò significa che bisogna anche procurarsi un nuovo sistema per cominciare a sfruttare l’HT, perciò si tratta d’una novità che bisognerà rivisitare con calma.